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il finlandese (come persona)
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Autore Discussione: il finlandese (come persona)  (Letto 27178 volte)
Karhu
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Metsän poika


« Risposta #15 inserita:: Agosto 16, 2007, 11:40:11 »

Citazione
Quando scrivo che "i finladesi sono", dovete leggere "alcuni finlandesi, nella mia esperienza, sono". :-)

Richiesta per i moderatori:
È possibile scolpire questa frase nel marmo all'entrata del forum?

Pago io il marmista.
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« Risposta #16 inserita:: Agosto 16, 2007, 12:34:29 »

Aldilà del fatto che un'insegna in marmo renderebbe 'pesante' il forum (l'avete capita? pesante... in Mb... vabbè...), perché scannarsi sulla presunta veridicità delle affermazioni di un utente? Sicuramente quello che abbiamo letto prima dell'intervento di Mardy è piacevole, ameno e ce lo aspetteremmo dall'ente finlandese per la promozione turistica.
Ma siccome è più bello parlare di esperienze personali (e soprattutto questo non è il sito del suddetto ente), perché dare del 'bugiardo' a qualcuno che esordisce con:

Quando scrivo che "i finladesi sono", dovete leggere "alcuni finlandesi, nella mia esperienza, sono".

Ha descritto la propria esperienza personale senza attaccare nessuno, che senso ha sconfessarla?

Sperando di non scatenare ulteriori bagarre, io ho vissuto sia esperienze del tipo bucolico citate all'inizio di questa discussione, che esperienze un po' più 'sconcertanti' come quelle descritte da Mardy. Conosco da anni finlandesi falsi come una banconota da 6€, diciamo che è semplice riconoscerli in mezzo a tanta onestà e sincerità; così come conosco il concetto di 'fedeltà' finlandese, anche quello facile da riconoscere, visto che te lo fanno capire subito cosa vogliono: o per la vita o per una notte. E' forse così devastante che un popolo sia tanto multiforme? O è semplicemente umano? Inoltre io credo che i finlandesi non siano né migliori né peggiori di altri popoli: possono piacere o meno, anche a seconda degli incontri che si fanno.

A me i finlandesi piacciono per la maggior parte, così come la loro terra e la loro cultura; ma non mi metto le fette di prosciutto sugli occhi se un/a mio/a amico/a si comporta in un certo modo (...e sapeste che modi...).
Sarà stato fortunato Jones e sfortunato Mardy? O magari se gli diamo un po' di tempo si rovesciano i rispettivi pareri? Si dice anche da voi che solo gli stupidi non cambiano idea? Wink
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« Risposta #17 inserita:: Agosto 16, 2007, 14:34:20 »

Io credo - e questo è la mia personalissima opinione  Wink- che le maggiori differenze fra gli italiani e i finlandesi stessero nel modo in cui si comunica e si comporta. Evidentemente ci sono grandissime differenze in quello che viene considerato un modo di comunicare accettabile e da addattare fra gli italiani (e del resto fra italiani provvenienti dalle varie parti del paese, c'è veramente un mondo di differenza nel modo in cui la gente si comporta che ne so, a Verona e a Napoli, oppure anche a Roma e a Firenze) e i finlandesi. Poi ci sono, evidentemente delle sottocategorie che comportano ad un modo determinato in entrambi i paesi.

Però  una volta "decifrato" i codici comportementali legati alla cultura, vengono fuori le vere personalità, e quelle, sempre nella mia personalissima opinione ed esperienza, cambiano poco passando da una zona geografica ad un'altra. Per esempio, nel livello più basilare, ci sono, sempre e ovunque, delle persone estroverse e quelle introverse. In Italia magari gli introversi vengono trascinati dagli estroverti a partecipare nella vita sociale, mentre in Finlandia gli estroversi devono un po' moderare i toni. Ci sono, persone fondamentalmente onesti e corretti e poi quelli che manipolano la verità a loro vantaggio. In Italia magari le relazioni interpersonali sono segnati dalla diplomazia anche eccessiva visto che è comunque importante fare la bella figura, mentre in Finlandia viene troppo spesso accettato il comportamento addirrittura rude in nome della (nella nostra cultura quasi santa) onestà.
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« Risposta #18 inserita:: Agosto 16, 2007, 14:42:30 »

Che strano tutti quelli che ho sentito parlare fin ora riguardo ai finlandesi me li dipingevano come robot.Sono felice che non sia così
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« Risposta #19 inserita:: Agosto 16, 2007, 14:53:30 »

Che strano tutti quelli che ho sentito parlare fin ora riguardo ai finlandesi me li dipingevano come robot.Sono felice che non sia così

Io invece mi imbatto spesso ai finlandesi secondo i quali gli italiani sono tutti urlatori esargerati ed isterici. Evidentemente ci sarebbe bisogno per i corsi della comunicazione interculturale italo-finnico. Wink
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« Risposta #20 inserita:: Agosto 16, 2007, 15:08:59 »

Tutti dicono che i finlandesi sono senza sentimenti e se ne fregano di tutto.Peccato.A me i finlandesi piacciono molto(ank fisicamente)e quando mi dicono così ci resto davvero male.
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« Risposta #21 inserita:: Agosto 16, 2007, 18:07:45 »

sottoscrivo quello che ha detto GeppoSeppo... infatti, dato che ho aperto io questa discussione, non era mia intenzione ricevere pareri da proloco, bensì tutte le varie opinioni ed esperienze che restano pur sempre soggettive. quindi, diciamo che è una sorta di raccolta di racconti, perché credo che comunque ognuno, interessato alla scoperta di questo paese e relativa cultura, debba recarsi sul posto e giudicare da sé; sarebbe medievale attenersi alle opinioni altrui, perché dipendono dalla propria personalità e modo di vedere le cose. non era di einstein la teoria della relatività?  Grin
secondo me, l'importante è comunicare e cercare di capire meglio le cose e le opinioni, senza scannarsi né dare giudizi superficiali.
buone vacanze a tutti! e grazie per aver partecipato  Wink
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« Risposta #22 inserita:: Agosto 16, 2007, 21:46:11 »

Mah, sinceramente mi trovo molto piu' d'accordo con jones che con mardy. In breve io ritengo che mediamente i finlandesi siano migliori come persone degli italiani (e con cio' non intendo che siano quegli esseri perfetti che le gia' citate ragazzine di 15 anni credono). Come ho gia' scritto altre volte le due culture sono diverse, quindi se per un italiano e' normale usare 20 parole per dire una cosa che si puo' dire con 2 per i finlandesi e' normale usarne 2 per dire qualcosa che forse sarebbe meglio dire con 20.

Mardy, concedimi una cosa: la "ragazza della svizzera italiana" (anche se di persona non l'ho mai conosciuta) non e' che sia proprio la persona piu' morale sulla terra, mi ricordo molto bene certi suoi atteggiamenti nei confronti di un canadese che ha una storia con una finlandese. Se il suo atteggiamento normale e' quello magari certe cose se le e' un po' andate a cercare...
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« Risposta #23 inserita:: Agosto 16, 2007, 22:33:12 »

Mah, sinceramente mi trovo molto piu' d'accordo con jones che con mardy. In breve io ritengo che mediamente i finlandesi siano migliori come persone degli italiani (e con cio' non intendo che siano quegli esseri perfetti che le gia' citate ragazzine di 15 anni credono). Come ho gia' scritto altre volte le due culture sono diverse, quindi se per un italiano e' normale usare 20 parole per dire una cosa che si puo' dire con 2 per i finlandesi e' normale usarne 2 per dire qualcosa che forse sarebbe meglio dire con 20.
Non commento sul "sono migliori come persone degli italiani", soprattutto perché non ho un'opinione definita in merito. A me piace soprattutto la loro onestà, e il fatto che qui in Finlandia i servizi pubblici funzionano come si deve.
Anche il fatto di essere sintetici è a loro favore, però spesso si esagera. Quello che mi manca è il feedback: gli parli, e non dicono né sì né no, per capire cosa pensano devi chiederlo esplicitamente. Non è un male di per sè, è solo che sono abituato a parlare con persone che dànno un feedback più immediato.

Citazione
Mardy, concedimi una cosa: la "ragazza della svizzera italiana" (anche se di persona non l'ho mai conosciuta) non e' che sia proprio la persona piu' morale sulla terra, mi ricordo molto bene certi suoi atteggiamenti nei confronti di un canadese che ha una storia con una finlandese. Se il suo atteggiamento normale e' quello magari certe cose se le e' un po' andate a cercare...

Nessuno è perfetto. Ma se sei insieme ad una ragazza ed un'altra ragazza (per quanto immorale essa possa essere -- e tra l'altro, tu non la conosci) ci prova con te, io mi aspetterei che tu le dicessi che hai già una ragazza; dirlo a cose compiute mi sembra un tantino immorale.  Smiley
Comunque è un episodio; me ne ha raccontati anche altri, ma l'impressione me l'ero formata prima di questi. Purtroppo quando si ha un'impressione (giusta o sbagliata che sia) e si aggiungono piccoli elementi che la confermano, si tende a non vedere i grandi elementi che la smentiscono ma solo quelli a favore. Ecco, spero che nel mio caso sia così. Smiley

Ma quindi sei il Roberto del JollyDragon? Magari mercoledì prossimo ci incontriamo al Memphis, se vieni.
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« Risposta #24 inserita:: Agosto 16, 2007, 22:39:36 »

Ma quindi sei il Roberto del JollyDragon? Magari mercoledì prossimo ci incontriamo al Memphis, se vieni.
Si sono proprio io.

Colgo l'occasione per aggiungere che la frase
Citazione
Quando scrivo che "i finladesi sono", dovete leggere "alcuni finlandesi, nella mia esperienza, sono".
vale anche per i miei interventi.
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« Risposta #25 inserita:: Agosto 17, 2007, 08:30:16 »


Moi Kaikille, Grin
Leggevo questo infuocato post ed ho pensato che anche una mia piccola esperienza potesse far bene....
Frequento la Finlandia ed i finlandesi dal 1997, ho avuto la ragazza finnica per 3 anni, unn bellissimo rapporto fatto ancora tuttora su di una sana amicizia e rispetto, ma ho anche conosciuto prima di fidanzarmi finniche per una sola notte..... anche in Italia è la stessa cosa, si incontrano persone così poi sta ad ognuno di noi se viverla o lasciar perdere...io preferisco sempre un amore sincero,complice,  che una sola notte...sarò romantico , all' antica ma non c'è cosa migliore di avere al fianco la persona che è innamorata di te...
Io ho anche vissuto in casa con la mia lei ed altre ragazze ma mai nessuna di loro mi ha fatto delle avance o altro, erano amiche della mia lei , si parlavamo, scherzavamo insieme vivevamo la quotidianità tutti insieme ...ma niente.....
Io adora la loro terra, la cultura e tant'altro , certo ci sono tante differenze ma anche loro quando sono da noi vedono tante cose strane e popi chiedono a me sopiegazioni.... il mondo va così...
Ha ragione poi GeppoSeppo sul concetto di sincerità finlandese...
ciao da Enzo
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« Risposta #26 inserita:: Agosto 17, 2007, 15:08:53 »

Il discorso degli uomini finlandesi poco "morali" - io però nel questo caso userei l'aggettivo "onesti" o "franchi" - è interessante, visto che le mie esperienze personali sono molto diverse a quelle di mardy e della "ragazza svizzerra-italiana" (la quale non conosco ne virtualmente, ne in persona), e si avvicinano molto a quelli di GeppoSeppo. Anche se ho superato i 30, e qualche esperienza - fra i quali una relazione di 6 anni e convivenza di 2 anni con un italiano (stiamo sempre in contatto e c'è una stima reciproca, però per me sarebbe comunque difficile chiamare il rapporto che abbiamo "amicizia") - con gli uomini delle varie nazionalità  ce lo ho, posso dirvi che in generale gli uomini finlandesi che ho incontrato sono stati molto franchi con me. Nemmeno quelli più incasinati e "stronzi" mi hanno ingannato facendomi credere che stessero ad una situazione diversa da quello in cui si trovavano o provassero dei sentimenti che non provavano. E quando è finita  - anche se con finlandesi sono stata per lo più io a finire la storia -, me la hanno sempre comunicato chiaramente.

Con gli italiani è un'attimino diverso. A parte di qualche soggetto di cui comportamento non posso veramente definire "morale" - tipo i tizi incontrati quando lavoravo da cameriera e cercavano di rimorchiarmi (in vano) in tutti i modi poi rivelatosi "felicemente"  fidanzati o addirittura sposati - penso che anche il comportamento di chi è assolutamente in buona fede possa causare qualche malintenzione soprattutto se il soggetto delle attenzioni è un nordeuropea non abituata ai toni e modi spesso esuberanti con cui si corteggia in Italia. Per me personalmente le difficoltà maggiori nella comunicazione con gli italiani sono avverrati proprio alla fine delle storie - sarà un caso, ma non importa quanto fosse stato lunga e importante la storia, gli italiani non sono mai stati capaci di pronunciare le parole: "È finita", hanno dovuto inventare delle scuse o addirrittura storie parallele per farla finita.
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« Risposta #27 inserita:: Agosto 17, 2007, 20:02:18 »

Si, Tuikku sono d'accordo con te...
Ho visto che molti italiani sono dei gran codardi...credo che da noi la bugìa sia molto più diffusa, in generale!
Forse ciò deriva da secoli di moralità bacchettona imposta dalle sciocche convenzioni sociali o dal cattolicesimo...Non vorrei sembrare troppo radicale, ma penso che la religione sia un aspetto molto particolare della nostra cultura e del modo di rapportarci agli altri.
Il rapporto degli italiani con il pudore, con il sesso, con la "moralità" (che di solito altro non è che una rielaborazione più o meno personale del "l'insegnamento della chiesa"), mi è parso di gran lunga differente da quello dei finnici.
Infatti se qualcuno volesse continuare a parlarne, si potrebbe aprire un topic o pilotare la discussione ANCHE sul modo in cui la religione e la fede condizionano italiani e finlandesi nei loro rapporti umani....da ciò deriva poi anche la strutturazione stessa di una società, basti pensare a conquiste di diritti individuali che quì sembrano e sono lontani anni luce...mi riferisco alle coppie di fatto, siano esse etero od omosessuali, e ad altri aspetti che non cito per non sconfinare nell'etica..
Cosa ne pensate? è influente il condizionamento di una fede più o meno forte nei rapporti umani, nel tradimento, nell'altruismo etc?
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« Risposta #28 inserita:: Agosto 17, 2007, 20:48:56 »

Ho visto che molti italiani sono dei gran codardi...credo che da noi la bugìa sia molto più diffusa, in generale!

Sulla seconda parte della frase sono d'accordissimo, sulla prima solo in parte; molto spesso si mente credendo di far cosa buona, per evitare di ferire l'altro. Cosa sbagliatissima, ma a volte si fa in buona fede.

Citazione
Forse ciò deriva da secoli di moralità bacchettona imposta dalle sciocche convenzioni sociali o dal cattolicesimo...Non vorrei sembrare troppo radicale, ma penso che la religione sia un aspetto molto particolare della nostra cultura e del modo di rapportarci agli altri.

Tipico degli antireligiosi, identificare il male con la religione, anche quando non c'entra. Smiley
Sono senz'altro convinto che la religione influenzi la cultura (e talvolta si identifichi con essa) e il modo di vedere le cose, ma sinceramente non vedo nessun nesso tra il fatto di mentire e la "moralità bacchettona"; anzi, non dovrebbe essere il contrario?

Citazione
Il rapporto degli italiani con il pudore, con il sesso, con la "moralità" (che di solito altro non è che una rielaborazione più o meno personale del "l'insegnamento della chiesa"), mi è parso di gran lunga differente da quello dei finnici.

Lo è!

Citazione
Infatti se qualcuno volesse continuare a parlarne, si potrebbe aprire un topic o pilotare la discussione ANCHE sul modo in cui la religione e la fede condizionano italiani e finlandesi nei loro rapporti umani....da ciò deriva poi anche la strutturazione stessa di una società, basti pensare a conquiste di diritti individuali che quì sembrano e sono lontani anni luce...mi riferisco alle coppie di fatto, siano esse etero od omosessuali, e ad altri aspetti che non cito per non sconfinare nell'etica..
Cosa ne pensate? è influente il condizionamento di una fede più o meno forte nei rapporti umani, nel tradimento, nell'altruismo etc?

E` un discorso che potrebbe non finire più, e degenerare presto. Tieni però presente che italiani e finlandesi condividono la stessa religione; mi interesserebbe piuttosto capire perché in Finlandia è così poco sentita.
Comunque, visto che devo dire la mia Smiley, credo che rapporti umani, tradimento e altruismo esulino un po' dalla religione; certo, la religione ne detta norme o consigli, ma alla fine quello che decide è sempre il cuore dell'uomo...
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« Risposta #29 inserita:: Agosto 17, 2007, 23:11:40 »

Citazione
Tipico degli antireligiosi, identificare il male con la religione, anche quando non c'entra. Smiley


Beh Mardy mi pare che sei piuttosto portato alla generalizzazione...anche quando non c'entra Smiley
Comunque mi dispiace tu voglia stoppare una discussione sul nascere per paura che "degeneri", penso sia bello che qualcun altro voglia dire la sua!
Per quanto riguarda il sentire o meno la religione io userei un solo aggettivo per ora: in Finlandia essa ha il pregio di essere molto più "discreta" e non onnipresente a puntare il dito contro i naturali errori umani.

Citazione
ma alla fine quello che decide è sempre il cuore dell'uomo...
quindi cosa sarebbe la religione? non ho capito mi hai un pò confusa... Undecided
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