Bene Kimi ma mi aspettavo di più , mentre un eccellente KOVALAINEN dimostra di avere qualcosina da dimostrare, aveva fatto bene Briatore a dargli una scossa all' inizio del campionato , ora ecco i frutti.
INDIANAPOLIS (Indiana, Usa), 17 giugno 2007 - "È un sogno". Lewis Hamilton lo ripete al termine di ogni gara ma piano piano questo sogno lo sta tramutando in realtà. Il 22enne inglese oggi a Indianapolis ha conquistato la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Montreal ed è sempre più leader del Mondiale. Il talento della McLaren dopo 7 gare ha una media di 8 punti a gara, impressionante per un debuttante. Ora ha 10 punti di vantaggio in classifica sul compagno di squadra Alonso e 19 su Felipe Massa.
PISTE NUOVE - "Arrivare su due piste dove non avevo mai corso prima e guidare con un tale passo e vincere è una gran cosa - ha detto Hamilton - la squadra ha fatto un lavoro fantastico, tutto questo non sarebbe stato possibile senza il lavoro della squadra. È un team perfetto e sono orgoglioso di aver messo la ciliegina sulla torta. Mai avrei pensato di arrivare a queste due gare in Nord America, dove non avevo mai corso prima, e fare le migliori corse della mia vita contro piloti così forti. Ad inizio stagione ero realista e non mi sarei mai aspettato tutto questo. Speravo di poter fare un podio e conquistare qualche punto. Invece sono finito sul podio in tutte e sette le gare, una cosa pazzesca. È una grande salto di qualità per la mia carriera, la mia vita. Sono grato alla mia famiglia e a tutta la squadra".
LOTTA ONESTA - Hamilton oggi ha condotto la gara in testa dal primo all'ultimo giro, ma ha faticato a tenere dietro Alonso con cui è stato protagonista di un gran duello (vinto) a metà gara. "Nei primi giri Fernando era vicino ma sono riuscito a costruirmi un piccolo vantaggio e a mantenerlo. A metà gara poi le mie gomme hanno iniziato a deteriorarsi e lui si è avvicinato di nuovo. È stato davvero difficile, era nei miei specchietti, ha lottato bene, con molta professionalità. Ma alla fine sono stato in grado di mantenere un vantaggio e vincere la gara. Non poteva andare meglio. Avevo molta pressione, negli ultimi 15 giri quando sentivo Alonso vicino ho spinto al massimo cercando di non danneggiare la macchina. Sono stati giri lunghissimi. È difficile mantenere la concentrazione quando sei davanti, ma io l'ho fatto. È emozionante".
ALONSO SI ACCONTENTA - Per un Hamilton euforico, c'è un Alonso che deve masticare amaro. Lo spagnolo già mal sopportava le simpatie del team per Hamilton, figuriamoci dopo la vittoria di oggi. Alonso ha provato a tenere sotto pressione il compagno di squadra, ha anche provato a passarlo, ma alla fine si è dovuto accontentare del secondo posto: "Non sono mai riuscito a trovare le condizioni giuste per passare Lewis - ha detto Alonso - sono arrivato una volta accanto a lui ma non c'erano le condizioni per superare. Quando hai un'altra macchina davanti, diventa più difficile guidare perché si perde aderenza e carico aerodinamico. Poi dovevo cercare di non compromettere la macchina e le gomme. Ora mi concentro sul prossimo GP, in Francia, e cercare di vincere. Otto punti qui sono meglio di niente. Abbiamo aumentato il vantaggio sulla Ferrari che è la cosa più importante in questa fase della stagione".
POCA ADERENZA - "La chiave di questa gara penso sia stata la partenza - prosegue Alonso - poi è difficile guidare bene dietro a un'altra macchina. Sul rettilineo aiuta, si guadagna qualche decimo, negli altri settori della pista invece si perde aderenza. Ho fatto una buona partenza, sia io sia Lewis abbiamo frenato più o meno allo stesso punto alla prima curva, che è sempre un rischio. In Canada ad esempio sono finito sull'erba perdendo posizioni. Penso che la mia sia stata una buona gara, abbiamo piazzato due macchine davanti a tutti, siamo molto competitivi".
