Ma no dai!

Ma non è che è un po' fobico questo ragazzo?

Può darsi! Per quanto riguarda la sua repulsione per l'alcool, potrebbe trattarsi di una naturale reazione a ciò che in Finlandia costituisce una vera e propria piaga sociale...
Volevi sapere qualcosa in più, giusto?
L'ho conosciuto a Naantali, durante la sessione del Parlamento Europeo Giovani. Ci avevano sistemati in una scuola (bellissima! Non sembrava una scuola, ma un centro congressi! L'aula dove stavo io poi era vicino alla serra, sembrava di dormire nella giungla... Mai viste scuole così in Italia) ed io ero finita nello stesso comitato di un suo amico. Una sera, tornando in classe dopo la doccia, ho trovato Joona (così si chiama il fobico) seduto sul banco dove avevo lasciato la mia roba. Si è alzato subito, mi ha chiesto scusa, io gli ho detto di non preoccuparsi... Un po' di convenevoli, insomma. Appena ha saputo che ero italiana, mi ha chiesto con un sorriso "Che effetto ti ha fatto fare la doccia con altre ragazze?". Gli altri finlandesi nella stanza sono ammutoliti e si son girati a fissare prima lui con disapprovazione, e poi me con mooolta curiosità. Lui non sembrava essersi accorto di nulla. Io ho risposto: "Non mi ha fatto nessun effetto, perché?" "Perché in Finlandia nelle docce dei luoghi pubblici mancano i divisori tra una doccia e l'altra. E gli stranieri spesso non si sentono a loro agio..." "Ah... Beh, finché sono nuda tra donne nude, ok. Ma se fossi tra uomini, la cosa sarebbe un pochino diversa!"
Che bel modo di iniziare una conversazione, eh?

Stava leggendo un libro di storia trovato lì per caso. Con quello mi ha insegnato a leggere e pronunciare in maniera un minimo passabile il finlandese e poi lui ed altri due ragazzi mi hanno fatto un corso accelerato (fino alle 2 di notte) di storia della Finlandia.
La sera dopo avevo appena ripreso in mano il libro di storia, quando Joona è comparso sulla porta. Quano ha visto il libro tra le mie mani mi ha chiesto "Sei andata avanti a leggere?" ed io, senza neanche pensarci "No... A dire la verità, aspettavo te." E qui lui si è illuminato tutto ed ha esclamato "Oh! Che cosa bella che hai detto! Di solito non mi aspetta nessuno..." Lì ho capito quanto bassa sia la sua autostima.
Quella sera, dopo la lezione di finlandese ed un po' di storie del Kalevala, l'ho invitato a bere il tè con gli amici del mio comitato ed altra gente, abbiamo fatto le 3 sparando idiozie.
La sera successiva c'era da preparare l'assemblea parlamentare vera e propria a Turku, quindi lui se n'è andato a domire alle 11 in modo da essere fresco e riposato per il dibattito.
Alla fine dell'assemblea, quando tutti stavano partendo, io ero nel guardaroba, mi stavo equipaggiando per il freddo. Ero rimasta molto male per il fatto che lui non avesse voluto fare tardi con me la sera prima e che durante la pausa pranzo non si fosse neanche avvicinato. Mentre ero lì nel guardaroba, lui è venuto a salutarmi. Eragià pronto per partire e mi ha detto che lui ed i suoi compagni avrebbero passato la notte ad Helsinki e la mattina dopo avrebbero preso il treno per Joensuu. Io gli ho detto che sarei rimasta a Turku. Allora ho preso il coraggio a quattro mani e gli ho chiesto se aveva un indirizzo msn. "No". Facebook? "Neanche". Ho pensato che rispondesse così perché non voleva restare in contatto con me. Però ho fatto un ultimo disperato tentativo: "Mail?" "Sì!" Allora mi ha scritto il suo indirizzo su un bigliettino, me l'ha messo in mano, mi ha detto "Scrivimi, ti risponderò", poi mi ha abbracciato forte forte e se n'è andato.
Questa è più o meno la storia. Che ne pensi?