Hai detto ausiliaria, quindi era dei "Rossi", c'è stata difficoltà di reiserimento dopo la vittoria dei Bianchi? Ci sono state delle persecuzioni?
Durante la guerra civile c'erano delle truppe ausiliarie sia rossi (
punakaarti) che bianchi (
suojeluskunta). Dopo la guerra civile vennero, ovviamente, proibiti quelli "rossi", mentre quelli "bianchi" erano molto attivi fra le due guerra. Padre di mia nonna materna aveva un
torppa, una piccola fattoria che affittavano in cambio di un parte della produzione agraria e lavoro svolto. Quindi, la famiglia era tendenzialmente rossa. Mia nonna dice che alcuni rossi della zona avevano chiesto a suo padre di partecipare alle battaglie dalla parte dei rossi , ma trovandoci nella zona bianca e avendo, all'epoca, a carico 4 figli piccoli e moglie incinta, nessuno ha insistito più di tanto quando ha rinunciato. Quindi, non ci sono state delle persecuzioni contro la famiglia, e dopo che è passato la legge che permettava ai
torppari di comprare le fattorie, mio bisnonno è diventato un contadino independente.
Che mia nonna invece ha fatto, durante la guerra, parte delle ausilarie Lotta Svärd, una organizzazione di origine "bianca", non credo fosse un caso unico o nemmeno raro. Parecchi
torppari, erano fondamentalmente conservatori. Nei casi nelle quali la famiglia immediata non aveva subito rappresaglie dopo la guerra civile, una volta avevano le fattorie independenti, avevano poche ragioni per sconteto.
Tuo nonno paterno aveva 14 anni nel '18, quindi era quasi un adulto per i canoni dell'epoca.
Sì, effettivamente. Ma suo padre era un guardia forestale, cioé un funzionario dello stato, ed erano leggermente più benestanti. Quindi, lui all'epoca studiò da fabbro. Comunque, raccontava spesso che partecipò al flottaggio del legname (
tukinuitto) la prima volta a 14 anni. Facendo due conti sarebbe stato nell'estate 1918, quando la guerra civile era finita, ma c'erano più di 70 000 prigioneri di guerra rossi, e sicuramente mancanza di manodopera.
Nei primissimi anni '20 fece il servizio militare senza particolari problemi a Viborg. Negli anni '30 ebbe qualche problema legato, se non mi sbaglio, alle opinioni politiche espresse durante un esercizio di guerra. Difficile dire di che tipo, visto che da vecchio era un convinto liberale di destra filoamericano,e anche quel periodo tenne contatti coi suoi cugini in America, quindi è difficile immaginarlo fascista o comunista. Ma mi sa nei quei tempi bastava poco, anche avere un opinione. Quindi venne chiamato all'esercizio solo quando scoppiò la guerra d'inverno, anche se era scapolo, e non partecipò alle prime battaglie. Nella guerra di continuazione servì in Karelia Orientale, ed insegnava a Petroskoi - Äänislinna - occupato. Nella famiglia si dice che se l'Unione Sovietica avesse occupato la Finlandia, i miei nonni paterni non avrebbero mai incontrato, visto che gli avrebbero deportato sicuramente ai kulag per il loro servizio durante la guerra.