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Formazione del caso illativo
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Autore Discussione: Formazione del caso illativo  (Letto 1933 volte)
pikovaia dama
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« inserita:: Agosto 19, 2008, 22:05:22 »

Cari utenti, a rischio di passare per ancora più ignorante di quello che sono (e lo sono parecchio) vi faccio una domanda ingenua che forse non ha né capo né coda. potreste per piacere spiegarmi con che criterio vengono applicate le desinenze del caso illativo? Ho letto la regola sul sito ma non ho capito bene, anche perché per ogni esempio la desinenza è diversa! Ho capito comunque che se la vocale del tema è breve si aggiunge:
 -on o -än (-än solamente nei casi in cui nella parola appaiono vocali anteriori, giusto?);
 -han o -hen nei monosillabi terminanti in voc lunga o dittongo (anche qui la regola è la stessa? cioè, "hen" si usa nelle parole con vocali anteriori e "han" in quelle con vocali posteriori?)
-seen nei temi di parole plurisillabi terminanti in vocale lunga.

Ma ho tantissimi dubbi. Per esempio, se (com'è scritto) le desinenze si applicano al tema nel grado forte, perché nell'esempio "kylä" il tema considerato è "kylä-" e non "kylää-", come succede invece in "perhe" che ha tema "perhee-"?. E poi, questi temi come fanno ad avere un grado forte e un grado debole se non sono coinvolte p, t e k , che sono le vocali in presenza delle quali si verifica l'alternanza consonantica?
Mi rendo conto di avere le idee assolutamente confuse e probabilmente non mi sono nemmeno spiegata chiaramente! Shocked vi ringrazio dell'eventuale disturbo che prenderete per chiarirmi una regola in fondo facile (per chi già la sa)!
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« Risposta #1 inserita:: Agosto 19, 2008, 22:30:24 »

Ho capito comunque che se la vocale del tema è breve si aggiunge:
 -on o -än (-än solamente nei casi in cui nella parola appaiono vocali anteriori, giusto?);
 -han o -hen nei monosillabi terminanti in voc lunga o dittongo (anche qui la regola è la stessa? cioè, "hen" si usa nelle parole con vocali anteriori e "han" in quelle con vocali posteriori?)
-seen nei temi di parole plurisillabi terminanti in vocale lunga.

Le desinenze sono "diverse" perché una parte della desinenza è data dalla vocale che compare in fondo al tema della parola e che passa da breve a lunga:
koti (kodi/n): kotiin
vesi (vede/n): veteen

Nel secondo tipo di illativo (monosillabi con vocale lunga) si inserisce una 'h' e si ripete la vocale (lunga nel tema, breve nella desinenza) più 'n'. Quindi la vocale dipende da quella che trovi nel tema, se c'è un dittongo la vocale della desinenza à la seconda del dittongo:
puu (puu/n): puuhun
työ (t/n): työhön

Citazione
Ma ho tantissimi dubbi. Per esempio, se (com'è scritto) le desinenze si applicano al tema nel grado forte, perché nell'esempio "kylä" il tema considerato è "kylä-" e non "kylää-", come succede invece in "perhe" che ha tema "perhee-"?. E poi, questi temi come fanno ad avere un grado forte e un grado debole se non sono coinvolte p, t e k , che sono le vocali in presenza delle quali si verifica l'alternanza consonantica?
Ovviamente senza p, k, t non hai distinzione tra grado forte e debole. Però kylä e pöytä formano l'illativo nello stesso identico modo, con solo il passaggio di grado nel secondo esempio:
kylä (kylä/n): kylään
pöytä (pöydä/n): pöytään

katto (kato/n): kattoon
vesi (vede/n): veteen

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« Risposta #2 inserita:: Agosto 19, 2008, 22:36:05 »

Grazie mille per il chiarimento! Ma ancora non capisco una cosa: il tema è proprio di ogni parola, e non si può dedurre con sicurezza se non conoscendolo?
E poi, se per formare la distinzione tra tema forte e debole bisogna che ci sia alternanza consonantica, per quanto riguarda le parole come "kylä" che non contengono le consonanti che subiscono alternanza, esse formano il tema forte raddoppiando l'ultima vocale?
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« Risposta #3 inserita:: Agosto 19, 2008, 22:46:55 »

È il tema che conta, il passaggio di grado della consonante è secondario.
NOMGENTEMAILL
kyläkylänkylä-kylään
kotikodinkodi-kotiin
vesivedenvede-veteen

Queste parole terminano tutte con una vocale breve nel tema, che diventa lunga nell'illativo.

Invece 'vene', al genitivo fa 'veneen' quindi il suo tema è venee-
Qui hai una parola con più sillabe (quindi terzo caso, non come maa, puu, tie, työ...)
e avrai l'illativo nella forma: veneeseen
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pikovaia dama
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« Risposta #4 inserita:: Agosto 19, 2008, 22:52:41 »

Ah...quindi se ho capito, bene la regola è così:
le desinenze dell'illativo si applicano al tema in grado forte se ciò è possibile (ossia se sono coinvolte le consonanti p,k,t); altrimenti, si applicano al tema del genitivo però allungando l'ultima vocale. Ho capito ?  Huh
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