Considerala semplicemente un aspetto tecnico-fonetico che in concreto si traduce solo nel modo di pronunciare una consonante in certe circoscritte situazioni (più sotto ho scritto quali).
Il problema (ma in realtà non è assolutmanete un problema) sta nel fatto che quando un finlandese pronuncia
tervetuloa tu lo percepisci come
tervettuloa perchè loro effettivamente lo pronunciano così. Ma se tu lo pronunci così com'è scritto, ti capiscono comunque e perfettamente.
Quindi è solo una questione di corretta pronuncia finlandese, tutto qui.
(
ora comincia il messaggio originale scritto ma non inviato prima della risposta di Tuisku e del tuo secondo messaggio)
Dimenticatene tranquillamente, non è davvero fondamentale.
Non sono un esperto di linguistica e forse avrei potuto tranquillamente evitare di scrivere quelle righe sull'occlusiva. Nella grammatica di Paula Loikala che ho segnalato
qui l'argomento è trattato sicuramente in modo più scientifico ed in pratica si dice quanto segue.
L'occlusiva
glottidale si ha solo tra un verbo all'imperativo (*) che finisce per vocale seguito da una parola che inizia per vocale. L'esempio è il seguente:
anna olla. L'occlusiva, non graficamente segnalata, è presente perchè quando pronunci le due parole non devi unire la
a finale di
anna e la
o iniziale di
olla. In pratica è come quando pronunci l'esclamazione
oh oh (non so bene come scriverlo, comunque quel verso che denota sorpresa o stupore), non si pronuncia una
o lunga (come nell'esclamazione che denota meraviglia o ammirazione: oooh) ma due
o distinte e ravvicinate.
Negli altri casi (quelli che corrispondono agli esempi da me fatti: tule tänne, venekin, tervetuloa) la Loikala parla semplicemente di raddoppiamento della consonante (un raddoppiamento che ovviamente non viene scritto ma solo pronunciato).
Questo succede con i nomi che finiscono in
e seguiti da parola che inizia per consonante. È l'esempio di
venekin (pronunciato
venekkin; so che non sono due parole ma -kin è un suffisso che significa
anche ed è come se fosse un'altra parola) oppure quello fatto dalla Loikala
vene menee (pronunciato:
venemmenee, la barca va).
Lo stesso avviene con l'imperativo della seconda persona singolare come in
tule tänne (pronuncia:
tulettänne). La Loikala in pù segnala il caso della forma negativa dell'indicativo presente:
en ole surullinen (pronuncia:
en olessurullinen); e dell'infinito:
haluan tulla Turkuun (pronuncia: haluan tullatturkuun).
(*) nella grammatica di Paula Loikala, si parla di imperativo della seconda persona
plurale. Sicuramente è un errore visto che poi l'esempio (
anna olla) è con un imperativo, 2° persona singolare. Io credo in realtà che avvenga la stessa cosa sia col singolare che col plurale
(anna olla
lascia stare - antakaa olla
antakaa olla).