Riguardo al fatto che lo spagnolo è quasi come l'italiano si potrebbe dire che il finlandese è simile all'italiano. Infatti per i finlandesi è abbastanza semplice imparare l'italiano.
In base a cosa fai un paragone del genere? Una lingua neolatina con una lingua ugrica? Una lingua flessiva analitica con una agglutinante? Una lingua a doppia classe nominale con una lingua a singola classe nominale?
(Per favore, non citarmi le somiglianze fonetiche).
Sarei interessato a conoscere gli elementi che ti hanno portato a questa conclusione, dato che una cosa del genere io non l'avrei mai ipotizzata. Magari imparo qualcosa di nuovo

La mia opinione riguardo l'argomento della discussione: personalmente non credo che esistano lingue facili o lingue difficili, esistono semplicemente lingue diverse, frutto della diversa cultura e della diversa storia dei popoli che le parlano.
È stato citato più volte il cinese, vorrei fare qualche piccola precisazione.
Il cinese non è
difficile, è solo
estremamente diverso dalle lingue che un europeo solitamente conosce o percepisce. È diverso dalla concezione di lingua che un europeo solitamente ha.
Per prima cosa, il cinese è una lingua principalmente monosillabica o bisillabica. Non esiste nessun tipo di flessione/declinazione, e i rapporti tra le funzioni logiche del periodo sono espressi da particelle che vengono anteposte o posposte alla parte del discorso a cui si riferiscono. In sintesi: sentendo o leggendo una frase in cinese, ci si accorge che per esprimere concetti che in lingue come il tedesco è sintetizzato da una sola parola di 25 lettere, in cinese si usano mezze dozzine di parole da due, tre o quattro lettere al massimo, con una fortissima divisione delle funzioni logiche. In pochissime parole, il cinese è una lingua che va "a blocchi": una parola per il soggetto, una per l'infinito del verbo, una che ci dice il tempo di quel verbo, etc...
Saluti
