Partitivo

Mentre con il nominativo si indica una cosa unica, una totalità (talo una casa) oppure una quantità numerabile (olut le birre), il partitivo indica una parte di una totalità o una quantità indefinita (vetta dell'acqua, autoja delle auto).

Le desinenze del partitivo singolare sono: -a / -ä, -ta / -tä e -tta / -ttä.
Esse vanno sempre aggiunte al tema in vocale nel grado forte o al tema in consonante.

Formazione del partitivo singolare

1. La desinenza del partitivo singolare è -a / -ä quando la parola termina con una vocale:

Le parole che si declinano sul modello di kieli (12) e uusi (15) formano il partitivo singolare mediante la desinenza -ta / -tä:

2. La desinenza è -ta / -tä quando la parola termina con due vocali o una consonante:

Le parole che terminano in -ia e -ea / -eä formano il partitivo singolare con la desinenza -a / -ä:

Le parole che terminano in -nen aggiungono la desinenza del partitivo al tema in consonante:

3. La desinenza del partitivo è -tta / -ttä quando la parola termina in -e:

Formazione del partitivo plurale

Le desinenze del partitivo plurale sono essenzialmente le stesse del partitivo singolare: -a / -ä e -ta / -tä.
Tuttavia bisogna ricordare che l'aggiunta della desinenza del plurale prima della desinenza propria del partitivo determina l'alternanza vocalica nel tema della parola.

1. La desinenza del partitivo plurale è -a / -ä quando il tema al singolare termina con una vocale:

2. La desinenza è -ta / -tä:

• quando il tema al singolare termina con due vocali:

nominativo	tema	plurale	partitivo plur.
maa	maa-ssa	(maissa)	maita	terra
työ	työ-ssä	(töissä)	töitä	lavoro
kone	konee-lla	(koneilla)	koneita	macchina
kallis	kallii-sta	(kalliista)	kalliita	costoso



• quando il tema al plurale termina con i dittonghi oi, öi, ei nelle parole plurisillabe:

nominativo	tema	plurale	partitivo plur.
kirjailija	(kirjailijalla)	kirjailijoi-lla	kirjailijoita	scrittore
asia	(asiassa)	asioi-ssa	asioita	cosa
kynttilä	(kynttilässä)	kynttilöi-ssä	kynttilöitä	candela
vaikea	(vaikeasta)	vaikei-sta	vaikeita	difficile

Uso del partitivo

È richiesto l'uso del caso partitivo quando:

1) Il partitivo è retto da un numerale o da un'indicazione di misura o quantità.

2) Il partitivo è retto da una preposizione o postposizione.

3) Il partitivo si usa nei saluti e nelle formule di auguri.

4) Il partitivo come soggetto della frase.

5) Il partitivo come complemento oggetto quando l'oggetto è un sostantivo non numerabile o l'azione espressa dal verbo continua nel tempo (stare + gerundio).

6) Il partitivo nelle frasi negative.

7) Il partitivo è retto da particolari verbi.

8) Il partitivo come predicato nominale.

9) Il partitivo come complemento di tempo continuato (per quanto tempo dura l'azione).

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