Mah guardandola da un altro punto di vista: una campagna elettorale per un candidato premier costa attorno ai 100000 euro (fonte certa: la madre di un mio amico e' stata responsabile per la campagna di uno dei candidati). Se nessuno prendesse soldi solo chi ha tutti quel capitale a disposizione potrebbe cercare di candidarsi, cosi' invece molte piu' persone hanno quella possibilita'.
Veramente, in Finlandia nessuno mette
seriamente in questione il diritto dei privati cittadini e anche aziende, associazioni, sindacati ecc. di stanziare dei soldi alle campagne elettoriali. Si chiede solo più trasparenza e indaga sui possibili misfatti passati.
Lo scandalo, scoppiato in primavera 2008, risale dal fatto che in Finlandia i candidati dovrebbero dichiarare quanti soldi hanno ricevuto per le loro campagne, e, quando si parla delle somme sostanziali, da chi vengono. Questi dati sono, del resto, pubblici - quindi non c'è bisogno di consultare "madre di un amico" per sapere quanto costa una campagna elettorale - per garantire la maggiore trasparenza.
L'anno scorso è venuto fuori che diversi candidati, soprattutto del Keskusta, ma anche degli altri partiti, non hanno dichierato, come avrebbero dovuto, la fonte delle donazioni sostanziali nella campagna elettorale 2007 - parliamo di diversi migliaia degli euro, in alcuni casi fino alla metà del budget complessivo della campagna.
È venuto fuori anche che la maggior parte delle donazioni non dichierati proveniva da un'unico fonte - l'associazione Kehittyvien Maakuntien Suomi (La Finlandia delle Regioni in sviluppo) - che aveva stanziato nelle campagne una bellezza di 400 000 euro. Questa associazione venne finanziato, per 90 %, da tre uomini di affari: Il proprietario di alcune catene degli supermercati lowcost Kyösti Kakkonen, il proprietario di una catena degli mobilifici e centro commerciale più grande della Finlandia Toivo Sukari e Tapani Yli-Saunamäki, di un'azienda Nova Group che pochi sembravano di conoscere. L'associazione dette fondi ai candidati dei diversi partiti politici, ma fondamentalmente aveva i legami più forti al Keskusta, tanto che il segretario del partito Jarmo Korhonen ha dovuto ammettere che fu fondato per la volontà del partito.
Fino a qui, evidentemente, le prove sul fatto che l'associazioni fosse stata fondata per assicurare che i politici abbiano un "occhio di riguardo" per gli interessi le imprese dei sopramenzionati sono circonstanziali. Ma nel frattempo Arto Meriselo, l'amministratore delegato di un'azienda appartenente del Nova Group, ha mandato un e-mail a 27 uomini di affari raccontando che avevano il sostegno del Partito per i loro affari....
È da notare che l'azienda Nova Group, quando ha stanziato dei fondi ai politici, era, all'epoca, all'orlo del bancarotto, ed è stato, sostanzialmente, dichierato fallito nel
Quest'anno poi si è aperto un altra linea dello scandalo, quello legato allo doppio ruolo dei certi politici da politici
e presidenti delle fondazioni. Pare che abbiano stanziato dei fondi delle fondazioni che non potrebbero, per la legge, essere assolutamente usati per le campagne elettoriali o a loro stessi o altri politici. Due politici, Antti Kaikkonen e Jukka Viheriälä, sono attualmente sotto l'inchiesta del KRP per l'uso inproprio dei fondi (cioé, una truffa) e corruzione. Nel caso dovessero trovare delle prove sufficienti dei misfatti di cui sono sospetti, verranno imputati.
Il caso di Kaikkonen è abbastanza interessante, visto che le indagine sono concentrati alle sue azioni da chairman del
Nuorisosäätiö, un'incarico in quale era preceduto dal Premier. Pare che in molti casi non abbia fatto altro che continuato le usanze già stabilite. Quindi, dovesse essere trovato reo dei misfatti, il Premier dovrà giustificare le sue azioni se non legalmente (non sarebbero più imputabili), moralmente. Una cosa che fino a ora ha potuto accuratamente evire di fare, grazie all'attenzione prestata dalla media ad un partito del timbro che, secondo un fonte anonimo, abbia ricevuto per la sua villetta da un costruttore.
Per quello che posso vedere io, le persone scandalizzate da questa cosa sono quelle che sostengono il partito che fino alle ultime elezioni era al governo e ora non c'e' piu' (e i media che sostengono quella parte), mentre chi sostiene gli attuali partiti di governo considera la cosa come "nel normale ordine delle cose".
Almeno qui a Helsinki non è affatto così. Essendo una 30enne, ho un giro di frequenze dove chi si dichiara, vota per lo più o la destra liberale (i politici di riferimento potrebbeto essere Jan Vapaavuori ed Alexander Stubb del Kokoomus e Stefan Wallin del RKP), come io stessa, o i Verdi. E fondamentalmente siamo tutti d'accordo sul fatto che bisogna andare in fondo delle cose. Anche nel caso dovessimo lavare i nostri panni sporchi nel pubblico.
Ed, essendo cresciuta "in provicia" (in Pohjanmaa "bianca" del resto, anche se nel comune più "rosso" della zona), so che anche lì c'è della gente, che magari vota Keskusta o Kokoomus da tutta la vita, che non sostiene, almeno del tutto, la teoria sulla "caccia all'uomo delle media del Sud".