Non è così e ti spiego subito perché.
Nel libro della Loikala (pag. 108) sono elencati sei esempi con sei verbi, però non sono omogenei e mancando una spiegazione la tua confusione è legittima.
Non so se quanto scritto
qui sia più chiaro, comunque provo a riassumere.
Il secondo infinito si forma a partire dal primo infinito, la -a/-ä finale si cambia in -e- e qui si aggiunge la desinenza dell'inessivo -ssa/-ssä (eventualmente se il verbo finisce in -ea/-eä queste due lettere finali diventano -ie-):
sanoessa (sano
a > sano
e+ssa)
iskeä (isk
eä > isk
ie+ssä)
Questa regola vale per tutti i tipi di verbi, indipendentemente dalla forma del primo infinito: cambi l'ultima -a/-ä con -e- più la desinenza dell'inessivo (eventualmente se preceduta da -e-, questa diventa -i- e poi come sempre-essa/-essä):
saad
a > saadessa
valit
a > valitessa
menn
ä > mennessä
Queste forme sono quelle del secondo infinito nella forma attiva e hanno bisogno di un loro soggetto che sarà o un nome in genitivo che precede l'infinito oppure un suffisso personale attaccato all'infinito:
Markuksen lukiessa - mentre Markus legge
lukiessani - mentre leggo
Anche il verbo syödä si comporta esattamente come ti ho appena detto:
syöd
ä > syöd
e+ssä > syödessä
Syötäessä è quindi un'altra cosa, è cioè la versione passiva del secondo infinito. Passiva nel senso del passivo finlandese, cioè una forma impersonale, che quindi non troverai né preceduta da un nome in genitivo né seguita da un suffisso possessivo.
Per formarlo parti dal passivo imperfetto e sostituisci -iin con -aessa/-äessä
lähteä > lähdett
iin > lähdett
äessätuoda > tuot
iin > tuot
aessahaluta > halutt
iin > halutt
aessatulla > tult
iin > tult
aessaQuindi:
syödä > syöt
iin > syöt
äessäQuesta forma si può effettivamente tradurre in italiano col si impersonale:
syötäessä ei saa puhua = quando si mangia non si deve parlare