pabbass:
Se qualche finnofilo interessato alla lettuta del poema nazionale avesse difficoltà a reperirlo, la traduzione pavoliniana è in parte digitalizzata e reperibile a
http://digilander.libero.it/kalevalaNon ho terminato ancora il lavoro, perchè Libero nel frattempo ha inserito degli ingombranti banners pubblicitari che mi hanno sconfigurato le pagine: non ho molta voglia di reimpostare il tutto e mi auguro di poter riservare un dominio con relativo spazio quanto prima. Al momento, comunque, circa metà dei runi è leggibile e scaricabile in PDF (il testo in finnico ed inglese è invece già scaricabile in versione integrale).
Grazie
paola
claudia_kaunis:
Scusate l'ignoranza, il Kalevala è il libro più significativo della letteratura finnica? Di cosa parla?
luukas:
Non so davvero se il Kalevala possa essere considerato il libro più
significativo della letteratura finlandese. Certo è che con il Kalevala anche la letteratura finlandese può vantare un grande poema epico, come i poemi omerici per la lingua greca o, con i dovuti distinguo, la Divina Commedia per quella italiana.
Iliade ed Odissea sono sicuramente state un modello fondamentale per Elias Lönrot, quando ha cercato di far confluire l'intero patrimonio di tradizioni e leggende finlandesi in un unica grande saga, il Kalevala appunto.
Lo stesso incipit del Kalevala è molto omerico, come ho letto da qualche parte. I versi introduttivi:
Nella mente il desiderio
mi si sveglia, e nel cervello
l'intenzione di cantare,
di parole pronunziare,
co' miei versi celebrare
la mia patria, la mia gentericordano molto quelli posti all'inizio di altri grandi poemi:
Cantami, o Diva, del Pelide Achille l'ira funesta che.. di Omero;
L'armi canto e 'l valor del grand'eroe che pria da Troia... di Virgilio;
Canto l'arme pietose e'l capitano che'l gran sepolcro... di Tasso.
In ogni caso credo tu possa trovare sufficienti informazioni sul
sito di Paola.
Luca
claudia_kaunis:
Ho visto il sito e ho notato anch'io qualche influenza con i poemi epici.
Già, è presente pure il proemio.
Comunque, non conoscevo proprio quest'opera e mi sembra un motivo in più per accrescere la mia cultura.
pabbass:
...e come gli antici poemi epici, non veniva recitato bensi cantato, o meglio cantillato con un accompagnamento di kantele su una relativamente definita linea melodica. Infatti Lönnrot, che del poema può dirsi compilatore piuttosto che autore, aveva raccolto il materiale di cui esso è costituito dalla viva voce dei
runojat, i cantastorie careliani.
E' un aspetto molto caratteristico dell'opera, ed estremamente suggestivo ed affascinante, che purtroppo nella traduzione italiana va perso; per quanto in metrica, quest'ultima non possiede la cadenza peculiare dell'originale.
Può dare in questo senso un'idea migliore la traduzione inglese di Crawford (nel sito c'è ma non può essere consultata on line, solo scaricata).
Ciao, buona lettura