Il problema dell'accento finlandese è difficilmente risolvibile a meno di non avere la possibilità di ascoltare frequentemente parlanti finlandesi 'in azione' e ciò è particolarmente vero nel caso dei dittonghi: parti dal presupposto che nei dittonghi ognuna delle due vocali è un'entità a sè e, quindi, teoricamente entrambe 'accentate'... ciò è chiaramente avvertibile nel parlato dei finlandesi e tuttavia, come fa osservare giustamente Karhu, non si tratta di un vero e proprio accento tonico all'italiana: piuttosto di una pausa, una sorta di allungamento delle vocali che noi diciamo 'accentate' ma che tali non sono (ripeto, nel senso del 'nostro' concetto di vocale o sillaba tonica)!
Per esempio, nel caso di
Suomi è avvertibile una 'pausa' sulla
-u-, prima vocale del dittongo; nel caso di
tulevaisuus gli accenti 'sarebbero' due: quello di
tùle- e quello di
-vàisuus, da cui la relativa pronuncia.
Ma come dicevo, un conto è parlarne, un conto è ascoltare dal vero....
Per me resta una delle cose più difficili da imparare a controllare, ma spero di farcela prima o poi!
