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Struttura della parola

Le parole possono di solito essere scomposte in due parti pricipali.
La prima parte è quella che esprime il significato fondamentale della parola, la sua radice.
La seconda parte è formata da una serie di elementi che uniti alla radice ne modificano o precisano il significato oppure esprimono la funzione grammaticale della parola all'interno della frase.

Nel caso più semplice la parola sarà composta da una radice e da una desinenza.
In italiano ad esempio una radice può essere seguita da una desinenza che serve a specificare il genere e il numero, se dà origine a un nome, un aggettivo o un pronome, oppure la forma e la persona nei verbi.

 
RADICE
DESINENZA
genere
numero
NOMI
bell
o
i
bello / belli
a
e
bella / belle
 
forma
persona
 
VERBI
cant
a
canta
av
ano
cantavano

In finlandese le parole hanno una struttura analoga pur tuttavia con alcune differenze.
La desinenza (pääte) indica il caso grammaticale per i nomi, gli aggettivi, i pronomi e le forme nominali dei verbi mentre indica la persona nelle forme finite dei verbi.
È però necessario introdurre anche un nuovo elemento, la caratteristica (tunnus), che si colloca tra la radice e la desinenza.
La caratteristica serve per indicare il numero nei nomi, negli aggettivi e nei pronomi, mentre indica la forma passiva, il tempo e il modo dei verbi.

 
RADICE
CARATTERISTICA
DESINENZA
caso
NOMI
talo
ssa
talossa
i (plurale)
sta
taloista
persona
VERBI
asu
vat
asuvat
i (imperfetto)
t
asuit
isi (condizionale)
tte
asuisitte
ne (potenziale)
mme
asunemme
ta (passivo)
an
asutaan

È importante notare che la radice di una parola non è di regola invariabile.
La presenza della caratteristica e della desinenza incide infatti sulla forma della radice determinando quella alterazioni fonetiche che prendono il nome di alternanza consonantica e vocalica.
Pertanto per poter utilizzare una parola è importante conoscerne non tanto la radice quanto il suo tema (vartalo) o i suoi temi. È infatti al tema e non alla radice che vanno aggiunte la caratteristica e la desinenza per declinare un nome, un aggettivo o un pronome oppure per coniugare un verbo.

Oltre alla radice, alla caratteristica e alla desinenza le parole finlandesi possono essere formate da un altro elemento che si può genericamente chiamare particella (liite).
Le particelle possono a loro volta essere suddivise in due categorie: suffissi possessivi e altre particelle enclitiche.
In ogni caso le particelle vengono sempre aggiunte dopo la desinenza.

 
RADICE
CARATT.
DESINENZA
PARTIC.
caso
suffisso
poss.
partic.
enclitica
NOMI
talo
ssa
si
talossasi
i (plurale)
sta
han
taloistahan
persona
VERBI
asu
isi (condiz.)
mme
ko
asuisimmeko?
syö
ty (passivo)
ä
ni
syötyäni

Resta infine da considerare un'ultimo elemento che può far parte di una parola, l'affisso (johdin).
Gli affissi modificano il significato stesso della parola creando una nuova parola con un diverso significato.
Esattamente come avviene in italiano gli affissi possono precedere la radice (prefissi) o seguirla (suffissi). In questo secondo caso l'affisso segue la radice ma precede tutti gli altri elementi: caratteristica, desinenza, particella.
L'affisso assieme alla radice fa sempre parte del tema della parola.

 
AFF.
RADICE
AFF.
CARATT.
DESIN.
PARTIC.
(TEMA)
NOMI
epä
toivo
i
ssa
ni
epätoivoissani
kirja
sto
ssa
kin
kirjastossakin
 
VERBI
puke
utu
isi
t
ko
pukeutuisitko?


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